FASANO SELVA
Il pagellone del 2006
Il 9 e 10 giugno si accenderanno i motori per la 55° edizione della Fasano Selva. Riproponiamo le pagelle attribuite ai piloti fasanesi in gara negli anni 2005 / 2011
Dino Angelini
Diamo i voti ai 68 piloti fasanesi
Il pagellone 2006
Piero Napoletano: primo in prova, è arrivato alla partenza della gara quando gli altri erano già alla Selva. Addormentato. Voto 4
Vincenzo Sabatelli: l'anno scorso secondo, stavolta ritirato. Conferma mancata. Voto n.c.
Leonardo Angelini: primo dei fasanesi nelle Minicar, quarto di categoria. Grintoso. Voto 6,5
Giusy Cosolo: tra prove notturne e noie al motore, poteva anche rimanersene “alla Svizzera”. Insoddisfatto. Voto 5
Luigi Argese: con troppa calma, ma comunque è arrivato. Sonnecchiante. Voto 4
Enrico Lapadula: abituato alle onde marine, è salito alla Selva a ritmo di valzer. Ondeggiante. Voto 5
Vincenzo Pezzolla: quando un'assenza conta più d'una presenza. Gabbato. Voto n.c.
Francesco Guarini: sabato a piedi, domenica a cavallo. Però stavolta è arrivato. Voto 6–
Pasquale Guarini: un atteso ritorno dopo cinque anni: poca confidenza col mezzo. Lui, però, è soddisfatto. Voto 5,5
Donato Guarini: si consola col secondo posto di classe... su due iscritti! A rilento. Voto 5
Massimo Trisciuzzi: netto vincitore della “guerra” in famiglia col cugino Donato Guarini. Voto 6,5
Luigi Pagnelli: il primo degli umani dopo Olive. Volpe rombante. Voto 6,5
Antonio Fumarola: da buon carabiniere, rispetta i limiti di velocità. Cauto. Voto 5
Davide Giannoccaro: ultimo di categoria, con peggioramento evidente nella seconda manche. Piede leggero. Voto 4
Giuseppe Ostuni: gara in progressione condita da un onorevole quarto posto. Coriaceo. Voto 6
Massimiliano Olive: un missile su 205. Per lui le bandierine gialle non sono esistite. Sorpresa. Voto 9
Andrea Argento: debutto sufficiente e tempo in progressione. Cavallo da corsa. Voto 5,5
Tommaso Colucci: chi l'ha visto? Voto n.c.
Gianvito Laguardia: categoria difficile per gli esordienti, ma lui sembra salire in monopattino. Rivedibile. Voto 4,5
Donato Palmisano: non c'è gara con Pasqualone Jr.: differenza abissale. Anonimo. Voto 5
Quirico Guarini: vettura sapientemente preparata in famiglia e piede pesantissimo. Diavolo d'un Pasqualone Jr. Voto 8
Luigi Donnaloia: quarto su quattro. Inesistente. Voto 4
Giuseppe Fanizza: terzo su quattro. Semi-inesistente. Voto 4,5
Paolo Bassi: secondo di categoria, primo in famiglia (ma non ci voleva tanto). Al limite. Voto 6,5
Cataldo Baccaro: in perfetta simbiosi con la sua Golf, non ha rivali in categoria. Conferma. Voto 7,5
Roberto Rosato: bene contro il cronometro, ma con Strignano non c'è gara. Rassegnato. Voto 5
Vito Cupertino: gran motore, bella macchina e gara solitaria. Coerente. Voto 6
Sante Ostuni: categoria difficile, prestigioso quinto posto e primo fasanese in N 1400. Coraggioso. Voto 6,5
Filippo Ostuni: frenato da un sorpasso alla Juppa. Arrabbiato. Voto 5,5
Saverio Arvizzigno: bloccato da olio al Canale, ma da lui ci si attendeva comunque di più. Delusione. Voto 4
Stefano Brescia: spaventato nelle prove, più convinto in gara. Promessa. Voto 5,5
Giovanni Ruggieri: auto nuova, problemi nuovi. Si ferma nella seconda manche. Rimandato. Voto 5
Maurizio Cuoco: pur vivendo fuori Fasano, i tornanti li conosce a memoria. Fantastico. Voto 9
Beniamino Lomascolo: nella categoria più difficile, non fa niente per evitare il votaccio. Fermo. Voto 4
Giovanni Lisi: ultime due curve da dimenticare, ma prima aveva battagliato. Distratto. Voto 5,5
Francesco Martelli: l'anno scorso la macchina era nuova: stavolta poteva e doveva fare di più. Inconcludente. Voto 5–
Giovanni Angelini: duello stellare col compagno di scuderia e primo posto in coabitazione. Garanzia. Voto 8
Oronzo Montanaro: prestigiosa piazza d'onore e solite derapate strappa-applausi. Debordante. Voto 7
Giacomo Liuzzi: dalla Lupo alla Polo non riesce a migliorarsi... anzi. Gambero. Voto 4,5
Giovanni Gallo: seconda manche d'autore e solita grinta da vendere: il podio è suo. Ruspante. Voto 7–
Francesco Pistoia: penultimo di categoria, ultimo della triade fasanese. No comment. Voto 4
Rino Tinella: la seconda salita gli costa il primato tra i locali. Occasione sprecata. Voto 5
Francesco Bassi: a metà tra la grinta del padre e le tendenze suicide del fratello. Almeno lui arriva alla Selva. Voto 4,5
Ezio Sarcinella: quarto tra tanti volponi, conferma quanto di buono fatto vedere nel 2005. Senza infamia e senza lode. Voto 6
Eligio Mirabile: ultimissimo di categoria, con tempi degni del Giro d'Italia. Ciclista senza doping. Voto 4
Ignazio Ruggieri: buon argento per il ritorno di “Frifrì”. Evergreen. Voto 6
Dino Semeraro: al debutto, è il pilota più penalizzato dai commissari di gara. Ottimo il tempo della prima manche. Incazzato. Voto 6,5
Fabio Ghirelli: primo tra i vip, quinto tra le Lupo. Lo ferma solo il “Tranese”. Conferma vincente. Voto 9
Vito Ammirabile: sente troppo la competizione... e scatena il “ribaltone”. Al Canale catapulta e il pubblico esulta: “Ora via anche la giunta!”. Temerario. Voto 6
Nicola Latorre: in costante miglioramento nell'arco del week end, riesce a tenersi dietro “l'amico sindaco”. Voto 6 (voto “di fiducia”)
Teobaldo Furleo: almeno 100 fans sul tracciato, il vero vip delle Lupo è lui... e stavolta vince pure. Furia. Voto 9
Vincenzo Bongiorno: rivalità sentita con l'amico Teo, è l'unico che riesce a tenergli testa. Signore di sportività. Voto 8
Onorato Trisciuzzi: ritorno coi fiocchi, splendido il duello col “veterinario volante”. Onorato. Voto 7
Luigi Quaranta: podio perso per 4 centesimi di secondo. Ora ha trovato la cura per la sua Lupo. Beffato. Voto 6,5
Nicola Sasso: peggiora nella seconda manche e si fa beffare per tre centesimi da Ghirelli. Mezza delusione. Voto 5
Michele Laterza: in costante miglioramento, ma “laterza” di nome e di fatto: la quarta, infatti, non l'ha mai messa. Presidente, ma de che? Voto 5
Checco Bongiorno: tempi costanti (alti), ma mai un acuto. Meglio col pallone. Platini solo nel calcio. Voto 4,5
Francesco Laguardia: solo Uccio De Santis ha fatto peggio. Il giudizio viene da sé: e vai, vai... Ritenta, sarai più fortunato. Voto 4
Pinuccio Pace: deluso dalla sua Juve, ha provato a rigenerarsi con le auto. “Moggi...o Moggi...o”. Voto 4
Leonardo Bongiorno: quarto tra le Mazda e nono di classe con un mezzo molto impegnativo. Debutto “passabile”. Voto 6–
Lello Di Bari: alla Juppa salta la marcia ed entra in prima. Dottore calante. Voto 5,5
Ettore Bassi: un nome, una garanzia. Murèttore. Voto 4 (come le auto distrutte in un anno di gare)
Giovanni Camarda: problemi con la frizione in partenza e botto alla Vernesina. Da dimenticare. Voto 4,5
Arcangelo Crescenza: nonostante un incontro ravvicinato con Murèttore, tempi da categoria superiore. Spettacolo. Voto 9
Oronzo Pezzolla: sedicesimo assoluto e traiettorie disegnate. Radical chic. Voto 8,5
Pasquale Baccaro: fermato da un semiasse ballerino, non concretizza i buoni tempi delle prove. Jellato. Voto n.c.
Gianni Giannoccaro: al debutto nella classe regina, non sfigura di fronte ai vari Faggioli, Baldi e Romano. Primo tra i fasanesi e quattordicesimo assoluto. Granitico. Voto 7
Franco Leogrande: tocca alla prima manche, ritiro dubbio nella seconda: ansia da risultato? Polveri bagnate. Voto 4,5
di Gianni Mastro
16/05/2012 alle 19:31:25
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