VIAGGIO NELLE TENDENZE DELLA SOCIETà FASANESE - 5
L’associazionismo culturale predilige la musica e il folkFasano
Dal Comune e dagli altri Enti pochi contributi alle diverse iniziative
FASANO – L'associazionismo culturale vede nascere nell'85 una nuova stella: «Fasano Musica». L'associazione cominciò ad operare attivamente nel 1984. I soci fondatori sono cinque che aggiunti agli altri raggiungono il totale di trenta iscritti.
L'importanza di «Fasano Musica» si esplicita non solo nell'organizzazione di concerti di ottimo livello, ma soprattutto attraverso un discorso di educazione musicale. Infatti fino a qualche anno fa la musica classica a Fasano per i più era inaccessibile e per motivi economici era riservata ad una ristretta élite. «Fasano Musica» si pone l'obiettivo di divulgare la cultura musicale con una più che contenuta politica dei prezzi. Particolare menzione merita il costo degli abbonamenti per i giovani che, alla fine, porta il prezzo unitario di ogni concerto a meno di duemila lire.
Ma non tutto fila liscio per l'Associazione. Se non fosse sorretta dall'entusiasmo e dalla passione dei soci. «Fasano Musica» diverse volte avrebbe potuto tranquillamente soccombere alle difficoltà, tra l'indifferenza generale.
Con il passare del tempo e con il consolidarsi dell'attività concertistica, il cartellone di «Fasano Musica» ha cominciato ad attirare anche il pubblico del circondario, dando alla città un contributo alla ‘riverniciatura' dell'immagine-Fasano, da un po' di tempo stinta.
L'associazione musicale non ha ancora una sede che col tempo s'è resa ormai indispensabile. Finora i concerti si sono tenuti presso il Teatro Sociale. Artisti di levatura internazionale hanno calcato le scene del «Sociale». Tutti quelli che lì hanno suonato hanno apprezzato l'acustica e il progetto dell'intera struttura. Alcuni l'hanno definito «una deliziosa bomboniera».
La signora Mariolina Castellaneta, vitalissima presidentessa dell'Associazione, spiega: «Ad un certo livello, l'Associazione è l'unica che opera a Fasano con l'intenzione di aprire gli orizzonti culturali, con concretezza e con molte difficoltà. Noi auspichiamo una maggiore collaborazione da parte di enti e istituzioni, perché è veramente difficile mantenere un alto tenore artistico con i presupposti del momento fondati sulla forza di volontà dei soci. Crediamo che Fasano possa diventare un centro di proposizione culturale».
Un discorso a parte merita l'appena citato Teatro Sociale da tempo oggetto di dispute tra Amministrazione e privati. La proprietà del teatro è suddivisa in azioni tra privati e Comune di Fasano. Il gruppo dei privati detiene la maggioranza delle azioni. A più riprese gli amministratori comunali hanno cercato di trovare una soluzione che consentisse al Comune di ottenere la gestione pubblica del piccolo teatro che darebbe la possibilità di attivare iniziative culturali a più basso costo per il pubblico. Inoltre si disporrebbe di un ambiente più adatto a convegni e conferenze finora svoltesi negli inidonei locali dell'asilo Ciaia.
Un'altra associazione, che potremmo anche comprendere tra quelle culturali per l'impegno comunque profuso nel settore, è la locale sezione del “Centro Turistico Giovanile”. A parlarmene è il dottor Giuseppe Palasciano: «La sezione di Fasano, denominata ‘Gruppo Selva', si propone, come da statuto nazionale dei C.T.G ., di promuovere il turismo giovanile. A questo scopo si intraprendono iniziative di vario genere, tra le quali anche quelle culturali». Ma, anche il Ctg di Fasano non sembra riceva tanti aiuti dall'ente pubblico. «Infatti è da anni che ci battiamo per la realizzazione di un ostello della gioventù. Tra l'altro, questa infrastruttura si renderà più che necessaria quando sarà in funzione la cittadella universitaria». Per il 1987 sono previsti, tra le altre cose, due corsi di formazione nel settore dell'artigianato in via d'estinzione: un corso sulla lavorazione della cartapesta e un altro sulla lavorazione del filet. Naturalmente, i corsi saranno gratuiti ma se l'Amministrazione non si mostrerà sensibile, non sarà possibile realizzarli. «Noi del ‘Gruppo Selva' ci proponiamo di essere stimolatori dell'attività culturale inserita nella realtà della società fasanese».
Giuseppe Palasciano parla poi del gruppo folkloristico «I canti del Faso». Il gruppo si pone nella linea culturale di ricerca e recupero delle tradizioni attraverso i canti e i balli. Esso nacque casualmente nel 1969 e da allora è andato avanti grazie ad un'ottima dose di buona volontà.
Questa dell'entusiasmo e della volontà sembra essere una costante nel panorama associazionistico fasanese. Gli aiuti sono pochi o inesistenti, anzi accade di assistere a una mortificazione dell'impegno, soprattutto di quello giovanile, quando c'è. Ma, se un adulto riesce a sostenere la frustrazione derivante da una intrapresa non conclusa o finita male, un giovane il più delle volte vive la delusione in termini di indifferenza o di reazione, di chiusura. Questo discorso, però, non è riducibile alla sola cultura, come osserva il professor Marangelli: «L'unico intervento serio a favore dei giovani è il loro inserimento reale nella società».
Bruno Marchi
( 6 – continua)
di Redazione
22/11/2017 alle 12:47:50
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