MEDAGLIONI FASANESI
Giuseppe Caroli
Carrellata di personaggi illustri fasanesi pubblicati su Osservatorio e pubblicati sul volume "Medaglioni Fasanesi" di Secondo Adamo Nardelli
Giuseppe Caroli
(da “Osservatorio”, agosto-settembre 1991)
Non tutte le carriere sono facili. Per le famiglie dotate dei soli mezzi minimi di sussistenza, mantenere un figlio agli studi è sempre problematico, talvolta impossibile. Un padre che non ha potuto fare il muratore per la sua gracilità fisica e che è stato costretto da ciò a fare il commesso in un negozio di ferramenta per sbarcare dignitosamente il lunario con sette figli, quattro maschi e tre femmine, da quelli, in età lavorativa, si aspetta solo un aiuto per uscire dall'angustia di un primo piatto abbondante per non più ripetere: “Non siamo Cadorna” (il riferimento è all'unico albergo trattoria dell'epoca dove era possibile mangiare primo secondo vino e frutta).
Così papà Gino, uomo di grande rigore, socialista, desiderava che il suo primogenito Giuseppe, ultimato il ginnasio, si avviasse all'attività di commerciante.
Ma la mamma che come tutte le mamme sognano per i propri figli avvenire di grandezza, perorava la causa di Giuseppe che si dimostrava sempre più bravo nell'apprendimento sconfiggendo la tesi paterna.
Compiuti gli studi liceali, altra battaglia per l'Università dove al massimo papà Gino avrebbe consentito al figlio l'accesso alla facoltà di ingegneria, in maniera che potesse poi aiutarsi dando lezioni di matematica.
Ma la vocazione di Giuseppe era solida e irreversibile: Medicina. Così con qualche borsa di studi, privazioni e sacrifici, Giuseppe Caroli, ventiquattr'anni, con il punteggio di 110 su 110 (la lode di solito va agli studenti ricchi e raccomandati), viene proclamato, nella Università di Bari, Dottore in Medicina e Chirurgia.
E quì, nella morsa del bisogno, inizia la faticosa carriera universitaria, nella più assoluta solitudine e al di fuori di ogni benefica fascia di solidarietà, sempre ostacolata da preferenze raramente fatte di merito. Ufficiale medico di complemento presso l'O.M. di Firenze, conseguì in quella Università il diploma del corso complementare d'Igiene pratica diretta dal Prof. Mazzetti. Dal marzo 1955 al giugno 1957 fu assistente volontario nell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Bari, diretto dal Prof. Mario Adamo, ove si occupò di traumatologia forense, tanatocronologia e di ematologia, ed ebbe mansioni di coadiutore al corso di esercitazioni per gli studenti. Nello stesso periodo prestò servizio nel Centro trasfusionale del Policlinico di Bari, come medico addetto alle determinazioni dei gruppi sanguigni, fattore Rh, ecc.
Nel novembre 1957 fu nominato assistente straordinario nell'Istituto di Igiene dell'Università di Bari, diretto dal Prof. Daniele Parvis, e dal novembre 1961, a seguito di regoalre concorso, diventò assistente ordinario.
Nell'anno accademico 1958-59 gli fu conferito, dalla Facoltà di Magistero dell'Università di Bari, l'incarico di insegnamento dell'Igiene, rinnovatogli poi negli anni accd. 1959-60; 1960-61; 1961-62; 1962-63; 1963-64; 1964-65.
In data 1° novembre 1964, al seguito del suo Maestro, prof. Daniele Parvis, si trasferì all'Università di Pisa, presso l'Istituto di Igiene “Alfonso di Vestea”, ove gli fu conferita la qualifica di aiuto (con D.M. 17 maggio 1965).
Nell'anno 1965 conseguì l'abilitazione alla libera docenza di Igiene, confermata successivamente con DM 17/05/1971.
Oltre alle normali attività didattiche e scientifiche connesse con la sua qualifica di aiuto, egli annualmente svolse lezioni nelle Scuole di specializzazione in “Igiene e Sanità Pubblica”, “Igiene e Medicina Scolastica”, “Igiene Tecnica e Direzione Ospedaliera”, e nella “Scuola di Specializzazione in Microbiologia” dell'Università di Pisa.
Nell'anno accademico 1973-74 gli fu assegnato l'incarico retribuito di “Microbiologia applicata all'Igiene” (corso semestrale) nelle sopracitate Scuole di specializzazione in Igiene.
Nell'anno accademico 1974-75 gli fu attribuito, dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa, l'incarico di insegnamento di Igiene 2^, sul quale egli ottenne in seguito la stabilizzazione, fino all'inquadramento come Professore Associato di Igiene nel 1982. Il suo corso di lezioni, integrato ad esercitazioni pratiche di fisica e chimica applicate all'Igiene, di diagnostica laboratoristica delle malattie infettive e parassitarie, è sempre stato frequentato con vivo interesse dagli studenti, che in gran numero hanno scelto la tesi di Igiene (relatore il prof. Caroli).
Dal dicembre 1978 al luglio 1979, gli venne affidata la direzione dell'Istituto di Igiene per temporanea assenza del Prof. Parvis dovuta a motivi di salute.
Nel 1984 il prof. Caroli è stato nominato membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa, come rappresentante dei professori associati.
Con D.M. 21/12/85 è stato riconosciuto vincitore di concorso a posti di professore universitario di 1ª fascia, n. 239. Egli è pertanto professore straordinario di Igiene nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa.
Dal 1986 dirige la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell'Università di Pisa.
Centinaia di pubblicazioni testimoniano in Italia ed all'estero l'intensa attività scientifica del Prof. Caroli, che gode di vasta notorietà in tutti gli ambienti della Ricerca.
Questo illustre figlio della nostra terra, che onora, è quasi sconosciuto tra noi.
di Redazione
29/08/2012 alle 10:36:06
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