LA PASSERELLA DI “KATIA INTIMO” ALLA SELVA
Moda e danza del ventre
Da Osservatorio n. 9 – 2002
la danzatrice del ventre “Saida”
Divertente, briosa, spettacolare. Si può racchiudere in questi tre aggettivi la terza edizione di “Talenti in passerella”, manifestazione ideata dalla creativa Katia Savoia, titolare del negozio “Katia Intimo”, che quest'anno si è avvalsa della collaborazione dello “Studio 54” di Simona Ancona. Questa strana estate appena conclusasi ha rischiato di mettere in forse la serata, prevista inizialmente all'aperto nella Casina Municipale, il 7 settembre. Ma Katia e soci non si sono persi d'animo e a tempo di record hanno allestito il palco all'interno del Palazzo dei Congressi. L'intento degli organizzatori, insieme al naturale ritorno pubblicitario, è sempre quello di rivelare nuovi talenti (modelli, cantanti, ballerini). La conduzione è stata affidata quest'anno a Uccio De Santis, personaggio di indubbia bravura, che ha divertito la platea gremita con le sue gag spesso improvvisate, prima di avere uno spazio autonomo insieme al fido partner Umberto Sardella, anche lui appartenente alla “covata” comica del programma Mudù di Telenorba.
Ad affiancare l'esilarante Uccio c'era Deodata Cofano, che, a differenza del cabarettista barese, cercava in ogni modo di rispettare tempi e scaletta. “Mudù” De Santis è stato un vero fiume in piena, facendo dimenticare l'opaca presentazione fatta da Stefano Masciarelli nell'edizione dello scorso anno. Katia Savoia non ha lasciato nulla al caso, mettendo a frutto le esperienze, positive e negative, accumulate in passato. Ecco quindi le sfilate con i bambini vestiti da “Piccole Stelle” di Fasano (Francesca Sibilio, 7 anni, ha stupito tutti per la sua incredibile naturalezza nel ballo da “cubista”), i pigiami (con modelli e modelle, quasi tutti fasanesi, accompagnati dalla tastiera di Aquilino De Luca e dalla calda voce di Rossana Turrone), la sempre intrigante lingeria di Katia Intimo (a cantare, in questo caso, la brava Katia Camarda), gli abiti da sposa del “Cantuccio di Cupido” (con Mia Cooper, vocalist di Pino Daniele, graditissima ospite insieme al suo gruppo), e ancora bimbi con una particolare “figura” chiamata Sponsormania, in cui i baby-modelli hanno ringraziato tutte le aziende che hanno contribuito alla manifestazione. Discorso a parte merita il défilé dei collant (sempre offerto da Katia Intimo): uno spettacolo nello spettacolo.
A parte le dolci visioni per il pubblico maschile (!), questo è stato sicuramente il momento più bello della serata grazie ai mangiatori di fuoco, alla “donna-tigre” Doriana Fasano (perfettamente truccata da Doriana Ostuni che, insieme alla collega estetista Marianna Schiavone, ha curato anche il maquillage di modelli e modelle), ma soprattutto a Saida e Jadine. La prima ha deliziato i presenti con un'affascinante danza del ventre mentre la seconda scandiva i movimenti con le sue percussioni orientaleggianti: da sole valevano il prezzo del biglietto. Le acconciature sono state curate da Michele Calianno e Vittoria Fanigliulo. Il ballo ha avuto ampio spazio con le ragazze di “Studio 54” e con i “passi a due” offerti da Vito Lacenere e Bianca D'Ippolito, Valentina Calabrese e Laura De Carolis e ancora la Calabrese con Angelo Palmisano. Pure il tango, con Simona Ancona, ha avuto il suo momento di gloria. D'effetto il gioco di luci e le scenografie inventate da Nunzia e Marianna Schiavone.
La volitiva Katia Savoia si conferma dunque una brillante promotrice di eventi-moda, e anche nella prossima edizione, ne siamo certi, le sorprese non mancheranno. (a.s.)
Ma nel Palacongressi ci vuole l'ombrello
Piove nel Palazzo dei Congressi! La clamorosa scoperta è avvenuta durante la sfilata di moda del 7 settembre. Centinaia di persone, praticamente tutti i presenti, se ne sono accorti, e perfino il presentatore Uccio De Santis ha fatto la sua brava ironia sulle gocce che cadevano copiose proprio al centro del vasto salone, in corrispondenza del termine della passerella («Vuoi farti una bella doccia?» ha chiesto sarcastico a un baby-modello). Il soffitto dell'edificio fa acqua, e inoltre l'ambiente interno si trasforma immediatamente in una autentica fornace, essendo fuori uso l'impianto di climatizzazione.
È perfettamente inutile, allora, che l'amministrazione comunale in carica si sciacqui la bocca – ad ogni piè sospinto – di aver «riaperto definitivamente il Palazzo dei Congressi» e di volerlo utilizzare «anche nei mesi invernali», bla-bla, ecc. ecc.
Se le cose stanno così, era meglio tenerlo chiuso. Anche perché le piogge, d'inverno, sono molto più frequenti...
di
02/01/2016 alle 12:36:45
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