LA TESTA DEL DIO EGNATINO SARà CONSEGNATA IL 15 DICEMBRE
Premio Attis a Gianni Custodero
Da Osservatorio n. 11-2001
Gianni Custodero
Con un comunicato ufficiale emesso il 6 novembre, la Biblioteca Comunale “Ignazio Ciaia” ha annunciato che il “Premio Cultura Città di Fasano - Attis d'Oro 2001” è stato assegnato al dott. Gianni Custodero. La commissione che, secondo il regolamento, individua il personaggio da insignire annualmente del riconoscimento, si era riunita una prima volta nello scorso aprile su convocazione del sindaco e con la partecipazione dell'assessore alla cultura, del segretario generale del Comune, del dirigente del 6º settore e del direttore della Biblioteca. Ne era scaturita una rosa di candidati che hanno dato lustro alla città, ma nessuna decisione. Il 5 novembre, venuti meno per le note vicende politiche il sindaco e l'assessore, è stato il commissario prefettizio a convocare le residue tre figure istituzionali facenti parte della giuria, cioè (rispettivamente) Vincenzo D'Apolito, Pietro Livrano e Angelo Sante Trisciuzzi, i quali hanno scelto di attribuire il premio a Gianni Custodero. La cerimonia di consegna si terrà sabato 15 dicembre nell'Oratorio San Giuseppe.
Giornalista professionista, laureato in legge, scrittore, storico, saggista, poeta, direttore della rivista Fasano, il dott. Custodero - che è anche prestigioso collaboratore delle pagine culturali di Osservatorio - ha diretto per 25 anni l'ufficio stampa della Regione Puglia. Succede nell'albo del Premio Attis a Nunzio Schena (1998), Giuseppe Marangelli (1999) e Ottavio Albano (2000).
Gianni Custodero risiede a Bari, ma è nato a Fasano nel 1936. La sua firma è apparsa in tantissimi quotidiani italiani (La Provincia di Como, L'Unione Sarda, La Notte, Giornale d'Italia, Gazzetta di Mantova, Il Mattino, Giornale di Brescia, Giornale di Sicilia, Il Piccolo, Corriere Mercantile, La Sicilia, Libertà, L'Adige, Avvenire d'Italia, L'Eco di Bergamo, Momento Sera, Corriere del Giorno, ecc.). Ha diretto agenzie giornalistiche e periodici. Continua a collaborare con diverse riviste e con la Gazzetta del Mezzogiorno. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui i saggi La mia Puglia (Japigia, Bari, 1969), Quando c'era la luna buona (Japigia-Schena, Bari-Fasano, 1969), La scuola di notar Domenico: fatti di cultura nella provincia pugliese (Quaderni della Fondazione “Pomarici Santomasi”, Gravina, 1974), Informazione e Regioni (Adriatica, Bari, 1975), Due intellettuali nella provincia del Sud (Cacucci, Bari, 1980), Puglia letteraria nel Novecento (Longo, Ravenna, 1982), Nel Mezzogiorno tra Giolitti e il fascismo (Cacucci, Bari, 1982), Pagine di Puglia (Levante, Bari, 1983), Puglia tra campagna e città (Capone, Lecce, 1988), Un'altra storia (Schena, Fasano, 1990), Le Regioni: un fallimento all'italiana (Cacucci, Bari, 1997), A sud dell'euro (Edizioni dal Sud, Modugno, 1998), Storia del Sud (Capone, Lecce, 1999, uscita anche nel 2001 sia in due tomi che in una versione ridotta), Antichi popoli del Sud (Capone, Lecce, 2000). Con l'editore salentino ha inoltre curato i volumi Puglia/Sud 1890 di Gustavo Meyer-Graz (1978), Storie di briganti di Abele De Blasio (2001) e José Borjès: da hidalgo a brigante (2001).
Impegno meridionalista e capacità di andare oltre le “vulgate” consolidate (per verificarle e confutarle, se necessario) sono da sempre i capisaldi della produzione storiografica e saggistica di Gianni Custodero. Ma anche nella scrittura poetica, che è parte imprescindibile della sua complessa ed eclettica personalità intellettuale, si riscontrano spesso i segni di una prospettiva che è comunque imperniata sul Sud, sulle sue illusioni e delusioni, fra sogni e speranze, nostalgie e amarezze. Le raccolte di versi più significative sono Ritrovarsi uomo (uscita con Dedalo di Bari nel 1975, e in seconda edizione con Longo di Ravenna nel 1976), Per rispondere con i pugni (Lacaita, Manduria, 1977) e Páne y pemmedaure (Schena, Fasano, 1978), å omaggio alla lingua paterna e alla terra che lo vide nascere. La nostra città è al centro anche di un altro importante libro, Fasano è così, uscito da Schena nel 1960 e rieditato con nuova veste nel 1995. Eccettuato il Sampietro (1922), quello di Gianni Custodero fu il primo esempio di volume dedicato interamente a Fasano e alla fasanesità (dopo di lui vennero Nino Ruppi, Aquilino Giannaccari, Peppino Marangelli e tutti gli altri).
C'è poi il Custodero narratore, che ritroviamo nei bozzetti di Ma al cielo non guarda nessuno (Rebellato, Padova, 1960), nel racconto lungo Cronache provinciali (Adriatica, Bari, 1961), nel romanzo Il ragazzo di Melfi (Japigia, Bari, 1971) e nei racconti per ragazzi contenuti in Faccia di lupini (edito da Il Pentagono, Bari, 1978).
Citazione a parte meritano le plaquettes, gli opuscoletti, i libriccini che Gianni Custodero ha sfornato nel corso degli anni destinandoli a una circolazione limitata e a cerchie ristrette di amici o estimatori, facendoli stampare da piccole case editrici o più spesso realizzandoli personalmente in tirature di poche decine di copie, con un prezioso artigianato “libresco” che rivela una passione anche fisica, tattile, per la pagina scritta. Contengono fulminanti illuminazioni, versi sciolti, poetiche visioni, elzeviri, raccontini, talvolta con illustrazioni di mano dell'autore (perché Custodero sa usare anche colori e pennelli: cfr. Osservatorio n. 12-1996, p. 54). Tra i tanti titoli, segnaliamo qui Dove le giornate sanno di ristoppie (1976), Parole & ritagli (1978), Calciomito (1978), Una dissertazione per l'anno nuovo (1984), Florilegio superstite (1984), Risillabario (1985), Altreparole (1985), Triangolazioni (1996), Erbale (1997), Novantanove (1998), Composizioni (1998), Cavalli & tornesi (1999), D'altro canto (2000), Un presepe su Marte (2000).
Da parte della commissione non poteva esservi scelta più felice per il Premio “Attis d'Oro”, visto che, come dice il regolamento, esso deve essere attribuito a un «cittadino che si è particolarmente distinto nel campo della cultura e che ha contribuito ad accrescere il prestigio della nostra città».
L'intera redazione di Osservatorio esprime quindi a Gianni Custodero le più affettuose e sincere congratulazioni.
Al giornalista, storico, scrittore e poeta Gianni Custodero, 65 anni, andrà il “Premio Cultura Città di Fasano - Attis d'Oro 2001”. La sua firma compare spesso anche sul nostro mensile. Nel corso della cerimonia di consegna, sabato 15 dicembre, ore 18.30, in S. Giuseppe, sarà proiettato il film di Bepi Russi Il paese tra gli ulivi, primo documentario dedicato a Fasano, risalente al 1950.
di Redazione
26/08/2015 alle 09:25:33
Leggi anche:
Macelleria Peppino De Leonardis
Carni e prodotti freschi e alla brace
La storica macelleria De Leonardis con fornello pronto tutte le sere