Festa di compleanno in scena

Da Osservatorio n. 11-2001

Il momento finale di Dieci anni in... Compagnia, spettacolo antologico che la “P. Mancini” ha presentato al Teatro Kennedy, il 15 novembre, per ripercorrere i suoi due lustri di attività.

Con un pot-pourri di “numeri” estratti dai suoi principali spettacoli, il Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini” ha festeggiato al Teatro Kennedy, il 15 novembre, il decennale della propria fondazione. Davanti a una platea gremita e plaudente, la compagnia amatoriale attualmente presieduta da Fausto Savoia non ha lesinato gli sforzi per una carrellata intitolata Dieci anni in... Compagnia (fatte e malefatte), che ha avuto nelle canzoni e negli sketches musicali, più che nella recitazione, la sua linea conduttrice.

Presentati da Franco Lisi e Antonella Demola (con Ugo Patisso a fungere da trait d'union nelle esilaranti vesti di un servizievole cameriere), i “manciniani” hanno esordito in scena con un rap “autobiografico”, che ha inteso raccontare sinteticamente in rima i due lustri della loro storia (testo scritto da Salvatore Rapisarda).

Poi il revival, con diversi brani scelti dai vari allestimenti.

Per I Promessi Sposi Show, primo grande successo della “Mancini”, risalente al 1991, Vittoria Vinci ha declamato il celebre “Addio ai monti” sui passi di danza di Leo Velletri e Mariarita Losito, ballerini della “Pas de Deux”. Poi Angelo Pinto e Marisa Sansonetti sono ridiventati Renzo e Lucia in “Vaja con Dios”.

Per Amore e ironia in musica e poesia, del 1992, sono state riproposte la spassosa scenetta del “Pipito della beatella”, ispirata a una poesia di Pietro “Marcuigge” Bianco, e la corale “Tammurriata nera”, mentre Angelo Assennato si è prodotto nella canzone tradizionale siciliana “Lu sceccu”.

Per Ceneruzza, sempre del 1992, Elena Sansonetti e Vito Pinto hanno cantato “Perdere l'amore” e “Adesso tu”.

Per Ogni anno punto e da capo, del 1995, Fausto Savoia e Marisa Sansonetti hanno inscenato il duetto “L'ultima tazza di thè” e Sandro Schiavone ha eseguito la romanza partenopea “Mamma addò sta!”.

Da La vittoria sui Turchi, splendida cantata in cinque quadri scritta da Antonio Vinci e Mariateresa Marasco, presentata in chiesa Matrice nel maggio 1998, è stato selezionato il coro del “Trionfo”.

Poi vari brani dal recital Dedicato alla luna, anch'esso del 1998, e dal concerto Dedicato a Battisti, tenuto a Masseria San Lorenzo nell'agosto 2000.

Brevi comparsate in scena di un velocissimo Pinocchio inseguito da Gatto e Volpe (Ugo Patisso e Nicola Giordano Cardone), e di un regale e silenzioso imperatore svevo Federico II (alias Romano Iacovazzi), hanno avuto il compito di rimembrare rispettivamente altri due allestimenti: Storia di un burattino senza fili (1993) e L'animo di Federico (1996).

Unica concessione al teatro vero e proprio è stata la scenetta tratta dal Malato immaginario, capolavoro di Molière portato in scena nel marzo del 2000 con la regia di Gianni Sigrisi, il quale ha dovuto vestire i panni di Argante in assenza di Franco Romano, protagonista originario.

In prima fila c'erano anche la vedova e la figlia di Peppino Mancini (1919-1976), indimenticato attore fasanese alla cui memoria il sodalizio è intitolato. Franco Lisi e Antonella Demola hanno invitato sul palco la signora Mariapia Mancini per una breve intervista che ha ripercorso le fasi salienti della carriera artistica del marito.

Tutte le esibizioni sono state accompagnate da un'orchestra composta da Aquilino De Luca (pianoforte e tastiere), Antonio Vinci (tastiere), Mino Lacirignola (tromba), Mario Garofali (clarinetto), Gino Laterrenia (basso e mandolino), Anna Miceli (fisarmonica), Donato Schena (chitarra acustica), Giuseppe Quaranta (chitarra elettrica) e Gianfranco Masi (batteria e percussioni), con la partecipazione del basso-baritono-direttore del coro Angelo De Leonardis e del soprano Antonella Barletta, mentre sullo sfondo venivano proiettate diapositive antologiche scattate nel corso degli anni durante i vari spettacoli.

Gran finale con pioggia di palloncini colorati sulle note della canzone Navigando, per una auto-celebrazione in musica che si spera non costringa la generosa compagnia a mutare la propria ragione sociale: da “Gruppo di Attività Teatrali” a “Gruppo di Attività Canore Peppino Mancini”.

E c'è anche il volume celebrativo

A tutti i presenti al Teatro Kennedy per lo spettacolo Dieci anni in... Compagnia (fatte e malefatte), la “Peppino Mancini” ha voluto consegnare un prezioso omaggio: il volume omonimo, appena stampato dalla Grafischena in lussuosa veste tipografica. Illustratissimo, interamente a colori, con la riproduzione delle locandine originali degli allestimenti principali, il libro ricostruisce in 104 pagine e tante fotografie (di scena e non) la storia del sodalizio nel suo primo decennio di vita. Ci sono i nomi di tutti i soci, la composizione dei cinque consigli direttivi che si sono succeduti nel tempo e una ricca rassegna stampa, nella quale, naturalmente, Osservatorio ha un ruolo rilevante. Il Comune di Fasano, nella persona del commissario prefettizio Mario Giannuzzi, ha opportunamente patrocinato l'iniziativa editoriale, meritandosi il puntuale ringraziamento dei “manciniani”, i quali, nell'inedito rap che ha aperto la serata celebrativa, hanno inserito anche le seguenti rime dialettali: «U commessàrie d'u Comòune / ca na canosce a nesciòume / pe na volte c'ame sciòute / 'mbréime n'ha däte u contrebbòute!».

Tutti gli spettacoli della “Peppino Mancini”

1991 I Promessi Sposi Show

1992 Amore e ironia in musica e poesia

1992 Ceneruzza

1993 Storia di un burattino senza fili

1994 Concerto per l'Epifania

1994 Concerto per la stampa

1994 Concerto per il poeta

1994 Concerto di Pasqua

1994 Concerto mariano vocale e strumentale

1994 Appuntamento musicale nel chiostro: sacro e profano

1995 Concerto per la stampa