DA UNA VECCHIA RIVISTA RIEMERGE LA FASANO ARCADICA DEGLI ANNI SESSANTA
Trulli, mare e tanta nostalgia
Da Osservatorio n. 9 – settembre 2000
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Fasano com'era, come oggi non è più, e come invece dovrebbe tornare ad essere. Un paradiso turistico alla vista del quale i forestieri strabuzzavano gli occhi, una specie di eden incontaminato e lucente, ove tutto profumava di pulizia e di ospitalità. Il “quadretto” (testo e immagini) che pubblichiamo in queste pagine è tratto da un vecchio numero de L'Italia, rivista mensile edita dall'Ente Nazionale Italiano per il Turismo (Enit) e dalle Ferrovie dello Stato: una testata oggi scomparsa, che nell'ottobre del 1967 mandò a Fasano il suo inviato, Alberto Cancrini, per documentare presso il largo pubblico le qualità di una cittadina allora in forte ascesa sul mercato turistico. Leggete queste righe e cercate di frenare i rimpianti.
In questo ultimo decennio c'è stata la grande rivincita del Mezzogiorno. Per la Calabria, parecchi anni or sono, aveva cominciato la Sila a far parlare di sé, poi, via via, avevano seguito altri centri della costa, conquistati in un batter d'occhio da quel turismo internazionale che mostra di prediligere sempre più località nuove, semplici, fresche, non contaminate dalle villeggiature standard o, peggio, troppo sofisticate. La Puglia ha cominciato da poco a giocare le sue carte. Viene definita come il ponte geografico tra l'Europa occidentale e il levante, la terra degli olivi giganti, dei trulli, dei mandorli che fioriscono in febbraio; una regione con segni forti nel paesaggio, nell'arte e nei costumi. Ma la Puglia è soprattutto un autentico vivaio di bellezze naturali nascoste, ancora intatte. E gli enti turistici locali mostrano un grande impegno nel valorizzare queste oasi e una capacità indiscutibile nel porle all'attenzione del mercato.
Dopo il lancio del Gargano, con le piccole baie, gli aranceti, le casette bianchissime ornate di fichidindia, la Puglia ha presentato con successo la sorpresa di Fasano, una di quelle località che sembrano fatte apposta per sedurre l'esigente turista moderno. Fasano sta fra il mare e la collina, fra l'Adriatico e l'altopiano delle Murge.
Nacque intorno al X secolo e divenne prima feudo dei Cavalieri Gerosolimitani di Rodi, poi di quelli di Malta. È il punto d'incontro delle strade per Bari, Brindisi, Taranto, e si può raggiungere con facilità da ogni parte, con tutti i mezzi di trasporto. Ci si arriva direttamente con il treno, oppure con le navi traghetto che provengono dalla Grecia e dalla Jugoslavia, o con gli aerei sbarcando a Bari e a Brindisi, o ancora con l'auto attraverso le strade statali n. 16, n. 172 «dei trulli», n. 396 «degli scavi e delle terme». È un'operosa cittadina di oltre 30 mila abitanti, con i vicoli e i piccoli archi al latte di calce, posta sulle strade della civiltà di Roma verso l'Oriente. Fasano ha una caratteristica unica: nel giro di pochi chilometri dispone di risorse turistiche eccezionalmente varie; eccovele in breve. Laureto e Selva di Fasano (a 7 km), la famosa zona dei «trulli» che si estende su colline alte 400 metri; Egnazia, già antica città greca, poi romana, l'unico centro sepolto della Puglia, ricco di ritrovamenti archeologici di alto interesse; Savelletri, ridente borgata di pescatori, con il suo mare di scoglio, ricercatissimo dai sub; Torre Canne, con il complesso termale delle sorgenti Torricella e Antesana (malattie epatiche e del ricambio) e l'immenso arenile dorato, con alberghi e ottime attrezzature balneari; la zona delle «laure basiliane», grotte scavate fra il V e il VI secolo da monaci seguaci di S. Basilio, che riservano la sorpresa di preziosi affreschi. Un hinterland completo che comprende anche Alberobello e le famose grotte di Castellana (a 29 km).
Il trullo è la caratteristica costruzione massiccia, in pietra, dell'antica Puglia. La muratura «a secco» del trullo viene eseguita a strati orizzontali che si restringono progressivamente verso l'alto. Ogni strato è costituito da un doppio cerchio di sassi, scelti tra quelli che presentano una certa omogeneità, inframmezzati da materiale più minuto e più irregolare. L'interno viene intonacato e le pareti dipinte a bianco di calce per favorire la rifrazione della luce solare.
Nel territorio di Fasano l'attrezzatura ricettiva è moderna, razionale e ampia. Centinaia di case e di villini si possono affittare tanto nella stagione estiva quanto in quella invernale; numerose sono le pensioni, gli alberghi di varie categorie e le zone residenziali con spiagge, cabine e parchi privati. La cucina locale si può gustare in una rete molto vasta di trattorie e di ristoranti tipici. Vi ricordiamo i tordi al vino, la zuppa di pesce, gli involtini di agnello al forno, il purè di fave, il pollo alla casalinga, i polpetti crudi al sale e al limone, le triglie di scoglio, le eccezionali orecchiette al cacio ricotta (piatto vincitore del «Cuoco d'oro» italiano 1965)... il tutto innaffiato con il robusto vino delle Murge.
Selva di Fasano è tra le località di villeggiatura più famose della Puglia. Dista appena 7 km da Fasano e si estende in posizione panoramica su uno sperone dell'altopiano murgiano, a 450 metri sul livello del mare. Migliaia sono i villini, in massima parte a forma di trullo e muniti all'interno di ogni comfort, che spuntano qua e là sulle ondulate colline, circondate da boschi di pini, di querce e di lecci.
Il turista che sceglie Fasano per le sue vacanze non avrà da annoiarsi, perché non mancano davvero gli svaghi e le manifestazioni mondane. Danze, giuochi, defilés d'alta moda, attrazioni internazionali, gare sportive, concerti, lirica, prosa, spettacoli di varietà, serate folkloristiche. A Selva di Fasano si organizza anche un Natale eccezionale. In una cornice di luci fantasmagoriche e fra i suoni delle cornamuse, il paesaggio dei trulli appare in una scenografia unica e pittoresca. Sembra un mondo di fiaba e tutta la zona assomiglia ad un grande presepe vivente.
Fasano: un folto gruppo di case bianche appollaiate tra il mare, la collina e le immense distese di olivi secolari. Un cielo azzurro e terso in qualsiasi stagione, una graziosa cittadina, interessante per i dintorni che riuniscono in pochi chilometri i più affascinanti elementi naturali. Sullo sfondo del paesaggio bizzarro e fiabesco dei trulli, si alternano marine con scogliere, immensi arenili, porticcioli romantici, un centro termale e uno archeologico, costruzioni arcaiche, barocche e complessi alberghieri ultramoderni con appartamenti residenziali di tipo americano. Un luogo di villeggiatura di primordine, alla moda, con strutture adeguate.
Fiorisce un artigianato valido e interessante (soprattutto quello del ferro battuto e del rame rosso); la cucina è sana, appetitosa e variata; le ricreazioni soddisfano ogni esigenza e ogni età; l'atmosfera che circonda l'ospite è premurosa, discreta e cordiale.
Le foto:
1 - La copertina de L'Italia, n. 232 dell'ottobre 1967, dalla quale è tratto l'articolo «Fra il mare e i trulli di Fasano» di Alberto Cancrini, che pubblichiamo in queste pagine (per gentile concessione del restauratore-collezionista Giovanni Angelini). La didascalia recita: «Uno scorcio di Fasano antica».
2 - Una vecchietta davanti ai trulli della Selva. Quello di Cancrini è l'unico reportage a colori di tutta la rivista, a riprova dell'importanza turistica che Fasano aveva alla fine degli anni '60.
3 - La classica casina a trulli immersa nel verde fiorito della Selva.
4 - Come si presentava nei primi anni Sessanta la variopinta spiaggia di Torre Canne. Sullo sfondo c'è l'hotel delle Terme ma non ancora quello del Levante.
5 -Un suggestivo angolo di Fasano antica.
6 - Trulli al Canale di Pirro.
di Redazione
22/04/2015 alle 19:12:28
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