TUTTI GLI ESPOSITORI SI DICHIARANO SODDISFATTI DELLA NUOVA COLLOCAZIONELA MOSTRA ARTIGIANA TRASLOCA ALL’EMMEZETA
La mostra artigiana trasloca all’Emmezeta
Da Osservatorio n. 8 – anno 2000
Il 12 agosto, al 2º piano dell'ipermercato Emmezeta, ha aperto i battenti la 30ª Mostra dell'Artigianato Fasanese. Come sempre, quando ci sono di mezzo i bravi artieri fasanesi, fra mille polemiche. L'indisponibilità, per lavori in corso, del Palazzo dei Congressi alla Selva, abituale sede della rassegna, aveva spinto la maggior parte delle organizzazioni artigiane a “boicottare” il tentativo dell'amministrazione comunale di trasferire la manifestazione all'Emmezeta. Non si è allineato alle altre associazioni di categoria il neonato “Consorzio Messapia 2000”, presieduto da Domenico Monaco e nato nei mesi scorsi con l'obiettivo di promuovere proprio nel centro commerciale di Zamparini una mostra permanente dell'artigianato fasanese (nell'ambito di quella regionale).
Pur fra mille difficoltà, dovute ai ristretti tempi organizzativi, la mostra ha preso corpo (12-31 agosto) e vi hanno aderito 38 artigiani, quasi tutti fasanesi. Gli ampi spazi espositivi hanno consentito una migliore e più ordinata distribuzione degli stand. Per un primo bilancio abbiamo sentito alcuni espositori. Ecco i loro commenti.
Domenico Monaco (mobiliere): «La mostra sta andando a gonfie vele: io ho esposto sempre alla Selva, ma qui all'Emmezeta il flusso di visitatori è nettamente superiore. Ho venduto mobili a clienti francesi e del nord e centro Italia, che alla Selva non abbiamo mai visto. È senza dubbio una esperienza che contiamo di ripetere, a cominciare dal prossimo periodo natalizio. Molti artigiani che inizialmente non avevano creduto nella riuscita della mostra adesso si mordono le mani per non aver partecipato».
Michele Laterza (vivaista): «Abbiamo avuto problemi iniziali, dovuti alla inadeguata pubblicità, ma l'idea dell'omaggio di piantine la sera dell'inaugurazione e alcune promozioni come il regalo dei palloncini ai bambini e gli assaggini di friselline e vino offerti dalla Cantina Locorotondo, hanno contribuito ad attirare migliaia di clienti dell'ipermercato. Nel confronto con le mostre fatte alla Selva non c'è paragone: i clienti, qui all'Emmezeta, sono molti di più».
Michele Di Pietro (mobiliere): «In 10 giorni di esposizione ho avuto il 50% in più degli ordini fatti l'anno scorso alla Selva. Il flusso di visitatori è tre volte superiore a quello silvano. Alla Selva si vedevano sempre le stesse facce, gente che veniva quasi tutte le sere a fare la passeggiatina nella mostra dopo aver cenato. Qui, i visitatori sono sempre diversi e c'è molta gente che viene solo con l'obiettivo di acquistare».
Gino Vinci (oggettistica): «Il Consorzio Messapia 2000 si pone l'obiettivo di realizzare all'Emmezeta la mostra permanente dell'artigianato. Senza il nostro consorzio l'artigianato fasanese rischiava di rimanere escluso dal progetto predisposto per questo centro, perché tutto era stato demandato alla Cna. L'esperienza fatta in questi giorni è senza dubbio positiva e ci conforta, perché vuol dire che avevamo visto bene, punt ando a realizzare la mostra in questo sito».
Marco Ippolito (manufatti in pietra): «Parlare di volume di affari è ancora presto: certo, ci sono stati molti contatti per lavori da fare, li verificheremo in seguito. La vendita di oggettistica pronta è comunque stata notevole e sicuramente superiore a quella degli anni scorsi alla Selva, dove la clientela era minore e comunque diversa».
Angelo Ondulati (ferro battuto): «È la mia prima esperienza. Alla Selva non avrei esposto perché lì la clientela era sempre la stessa: gente che passava, guardava, ma non acquistava. Qui invece i contatti sono con clienti che arrivano da più lontano, soprattutto clienti nuovi. Con una maggiore pubblicità, questa mostra darà certamente migliori risultati».
Cosimo Ladogana (vetreria): «La differenza è che alla Selva arrivava gente del luogo che già ci conosceva, al massimo qualche barese, mentre qui c'è un afflusso di clienti che viene da molto più lontano, e tutti clienti nuovi. I risultati commerciali fino ad ora sono stati più che soddisfacenti».
Nicola Neglia (elettricista): «È la mia prima partecipazione a una mostra: l'esperienza è stata ottima. Ho avuto contatti con persone del nord barese e del tarantino. Qui l'affluenza è enorme, e la possibilità di avere clienti nuovi è notevole».
Umberto Narcisi (mobiliere): «Indubbiamente questa edizione della mostra è stato un successo. Come prima esperienza in questo sito non ci possiamo lamentare: se sarà ripetuta negli anni si potrà anche migliorare. La qualità dei prodotti esposti è buona: è stato possibile per tutti fare ottimi affari».
Piero Ostuni (piastrellista): «Il mio volume d'affari è stato stratosferico: non c'è assolutamente paragone con quanto fatto negli anni scorsi alla Selva. Quello che ho realizzato qui in una settimana non l'avrei fatto neanche in un mese alla Selva. C'è molta gente che viene da fuori: si raccolgono clienti da tutto il brindisino, dal sud barese e dal nord tarantino. Male hanno fatto gli artigiani che non hanno creduto in questa manifestazione forse perché legati alla vecchia tradizione silvana, e che per spirito di contraddizione non sono neanche venuti a rendersi conto di ciò che accade qui ogni giorno».
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Tutto bene, dunque. Tutti felici per questa mostra artigiana all'Emmezeta. Ma il caldo? Il sudore a ettolitri? Il cervello che si scioglie? Si può fare una campionaria di venti giorni senza accendere nemmeno per un minuto l'aria condizionata? Al piano attico? Nel ventre più bollente della conca di calore rappresentata in agosto dalla pianura fasanese? Ci pensino per tempo, gli organizzatori, prima dell'estate 2001.
di Redazione
22/04/2015 alle 17:19:29
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