AL GRUPPO FOLKLORISTICO “I CANTI DEL FASO” IL PREMIO GIANNACCARI 2000
Turismo e folklore, binomio inscindibile
da Osservatorio n. 8 – Agosto 2000
Il Gruppo Folkloristico “I Canti del Faso”
È stata assegnata al gruppo folkloristico “I Canti del Faso” la targa di argento del Premio Turismo “Aquilino Giannaccari”, edizione 2000, la cui cerimonia di consegna si è tenuta domenica 27 agosto nel salone dei ricevimenti del ristorante “Il Fagiano”, con la ormai abituale folta cornice di pubblico. La sorpresa per il sodalizio vincitore è stata accresciuta dall'esibizione all'aperto del gruppo, che ha deliziato i presenti con una “pizzica pizzica” e con una briosa tarantella “fatta in casa”. Il riconoscimento è stato ritirato dal presidente Peppino Palasciano, fondatore e animatore del gruppo folk, oltre che studioso delle radici più profonde che legano le danze antiche alla nostra terra. Va sottolineata l'esplicita volontà de “I Canti del Faso” di coniugare folklore e turismo, binomio ormai imprescindibile di ogni realtà locale. Palasciano si è dichiarato fiero di questo premio, perché fu proprio lo scomparso Aquilino Giannaccari, alla fine degli anni '60, a invogliare e stimolare gli allora giovani ventenni promotori del gruppo folk fasanese.
La motivazione del premio, letta da Rosanna Petruzzi Lozupone, presidente dell'Associazione Pro Selva (che da otto anni promuove il “Giannaccari”) riprende fedelmente la linea adottata dal gruppo “I Canti del Faso”, sorto nel '69, ma costituitosi ufficialmente nel '73 per testimoniare in Italia e all'estero il folklore di Fasano con canti popolari e balli tradizionali. «In genere - ha detto a Osservatorio la signora Pasquina Cuzzupè, rappresentante de “I canti del Faso” - quando siamo chiamati a esibirci all'estero o in altre piazze italiane eseguiamo le “pizziche”, il “ballo dei giovani”, le tarantelle e le quadriglie». Il costume tradizionale usato dal gruppo riproduce fedelmente l'originale del '700, liberamente tratto da un acquerello che si trova a Firenze nel Palazzo Pitti.
Secondo l'abitudine degli ultimi anni, la manifestazione è servita anche a fare il punto sul turismo fasanese, e in particolare sullo stato di salute della Selva di Fasano. Così, Rosanna Petruzzi, nell'intervento introduttivo, ha rivolto alle autorità presenti un accorato appello a cercare di rilanciare il turismo della collina fasanese, ormai in forte declino. Com'è suo costume, la signora Petruzzi ha invitato tutti a un atto d'amore e di buona volontà verso la Selva, che ha bisogno di urgenti interventi per essere rilanciata. Non per tornare ai fasti di una volta, ma almeno per essere vivibile. Una prima risposta è arrivata dal presidente della Provincia Nicola Frugis, che si è dichiarato particolarmente legato alla Selva di Fasano per avervi trascorso molte serate della sua gioventù, nella Casina Municipale, ammaliato dalle melodie dell'indimenticato Fausto Papetti. Frugis si è detto allarmato per le notizie che quotidianamente legge sui giornali circa lo stato di degrado in cui versa la Selva, e, senza voler entrare in polemica con gli amministratori fasanesi, cui spetta il compito di un serio rilancio della Selva, si è dichiarato disponibile a intervenire con la Provincia per iniziative di vasto respiro, tese a risolvere il problema. Per questo è necessario anche il coinvolgimento dell'assessore regionale Luciano Sardelli, che si sta adoperando per il rilancio del turismo pugliese (proprio quest'anno si registrano presenze record). Infine è stata la volta dell'assessore comunale al turismo, Franco Mastro, che ha sùbito dichiarato di non sentirsi sul banco degli imputati per il declino della Selva. L'assessore ha tracciato un bilancio del suo primo anno di attività nel campo del turismo, snocciolando una serie di traguardi raggiunti. Primo fra tutti l'approvazione dei progetti turistici del Consorzio Egnathia, che, se realizzati, dovrebbero dare nuova linfa al settore. Fra le iniziative tese al rilancio del turismo, il potenziamento della ricettività alberghiera con le nuove strutture di S. Domenico e l'albergo allo Zoosafari, e l'avvio dei lavori per la costruzione di un campo da golf. Per ultimo si è riservato di parlare dei problemi della Selva: «Qui la gente chiede pace e tranquillità, perché viene per riposarsi - ha spiegato l'assessore -: bisogna pensare a un tipo di animazione che si concilii con queste esigenze». Passando ai fatti concreti, Mastro ha ricordato che è stato definito con la Regione Puglia il passaggio del Minareto nella disponibilità del Comune di Fasano, che intende costituire un consorzio pubblico-privato con le associazioni del territorio per farne un contenitore culturale a servizio della collettività. Sono in corso anche trattative con l'Apt brindisina per l'acquisizione dell'area dei parcheggi adiacenti al Palazzo dei Congressi, che consentirà una migliore viabilità alla Selva con la chiusura al traffico di viale Toledo. È stata anche ottenuta dall'Anas l'autorizzazione a installare un semaforo alla “Vernesina”, problema molto sentito dai villeggianti silvani. La prossima conclusione dei lavori di ristrutturazione del Palazzo dei Congressi consentirà per la nuova stagione estiva una migliore programmazione dell'attività della Casina. Il vicesindaco ha infine chiesto una maggiore collaborazione agli imprenditori privati e alle associazioni del territorio.
Gruppo Folk, trent'anni di passione
Nato nel 1969 su iniziativa di Giuseppe Palasciano e di altri giovani entusiasti cultori delle tradizioni popolari, il Gruppo Folkloristico “I Canti del Faso”, attualmente composto da circa 30 elementi tra musicisti, cantanti e danzatori, ha partecipato a numerosi raduni folkloristici nazionali e internazionali, in Italia e all'estero, e vanta inoltre diverse apparizioni televisive. Il repertorio è quello delle canzoni e ballate tradizionali del popolo di Fasano: canti di lavoro, d'amore, di festa, che raccontano un mondo affascinante e ormai perduto (celebri sono la tarantella Pìzzeca pìzzeche, gli stornelli I pecciulèdde e I uagnóume, il canto a contrasto U 'mbreiäche, il canto pasquale U Sàbbete Sante).
Il merito indiscutibile del gruppo folk è quello di aver recuperato dall'oblìo testi e musiche degli avi, oltre ad aver ricostruito fedelmente gli antichi costumi popolari della città.
Premio Turismo “Aquilino Giannaccari”
ALBO D'ORO
1993 Gianmatteo Colucci (alla memoria)
1994 Fondazione “Paolo Grassi” di Martina Franca
1995 Nunzio Schena
1996 Museo Archeologico Nazionale di Egnazia
1997 Scuderia Egnatia Corse
1998 Lino Patruno
1999 Fasanomusica
2000 Gruppo Folkloristico “I Canti del Faso”
di Redazione
22/04/2015 alle 10:33:35
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