OBIETTIVO SU...
TORRE CANNE
da Osservatorio n. 3 – marzo 1987
Il turista che a tarda sera raggiunge Torre Canne, «rinomata località di villeggiature che offre un vasto arenile» dopo aver sistemato i suoi bagagli in uno dei due alberghi (Hotel Terme o Hotel del Levante) affacciandosi ad un balcone con vista sul mare, probabilmente crede di aver sbagliato meta. Lo spettacolo che gli si presenta è infatti più simile a quello di Giardini Naxos: spiaggia illuminata da stupende lampadine colorate azzurre ed arancio, un mare incontaminato che si frange dolcemente sulla spiaggia. Ma il dubbio al turista rimane per una sola notte: l'indomani, al risveglio la realtà è ben diversa, basta uscire dagli alberghi e fare un giro di ispezione per il centro di villeggiatura per cambiare completamente concetto, e ritornare alla realtà.
Torre Canne, in inverno piccolo centro di pescatori che raccoglie poco più di 400 anime, in estate, invece, si trasforma in una piccola metropoli che ospita non meno di centomila villeggianti. Che cosa richiama tanta gente? Il mare ancora incontaminato, fatto di lunghi arenili con l'alternativa di poter godere, anche di frastagliate scogliere. Torre Canne ha tutte le premesse per essere un grande punto di riferimento turistico a livello nazionale ed anche internazionale, ma avrebbe bisogno di una crescita programmata.
Nonostante uno sviluppo selvaggio ed incontrollato delle lottizzazioni private, ancor oggi, con un radicale intervento si potrebbe normalizzare e rendere ottimale la situazione: ma bisognerebbe adoperare il bisturi, perché sono in molti ad affermare che per risolvere tutti i problemi di Torre Canne, occorrerebbe prima raderla al suolo e poi pianificarne la ricostruzione.
Quali sono i problemi che maggiormente assillano questa amena località turistica?
Prima di tutto bisognerebbe definirne le sue potenzialità turistiche: ed in questo senso vi sono parecchi sviluppi possibili. La prima ricchezza turistica è il termalismo: Torre Canne potrebbe essere trasformata in una piccola città termale, con grosse strutture alberghiere in grado di assicurare tutti i servizi terapeutici, ed una miriade di pensioncine, alberghi a gestione familiare, pronti a ricevere i clienti che potrebbero abbinare le cure termali al soggiorno estivo. Le Terme di Torre Canne, oggi, in Italia sono all'avanguardia per i servizi terapeutici offerti: ma un solo albergo è insufficiente a soddisfare tutte le domande di cure. Soprattutto non esistono per niente strutture di supporto, come pensioncine capaci di ospitare i clienti a prezzi modici (30/35 mila lire al giorno per la pensione).
Un ulteriore incremento turistico potrebbe arrivare anche dalla creazione di nuovi camping. Quello esistente, Le Dune, presenta il tutto esaurito per l'intero periodo estivo, con presenze costanti di circa 1500 ospiti giornalieri.
Senza inoltrarci troppo nelle possibili soluzioni di sviluppo di Torre Canne, è un problema che pare sia stato già affrontato dai tecnici che stanno elaborando la variante di Piano Regolatore Generale, in questo momento, ci preme analizzare le notevoli carenze attuali del centro di villeggiatura.
Un grido di allarme, infatti si leva dagli operatori di Torre Canne: la situazione igienico-sanitaria è precaria, strade e parcheggi sono fermi all'età medievale, le spiagge sono sempre più sporche ed incustodite, non c'è una pubblica illuminazione adeguata, i servizi igienici sono inesistenti, la sicurezza e la vigilanza non sono certo ottimali.
Ma andiamo con ordine: a Torre Canne non esiste la rete fognante. Questo significa, che escluse poche lottizzazioni, e sono proprio come le mosche bianche, il resto delle abitazioni scarica a mare, perché, i pozzi neri stagni si possono contare sulla punta delle dita. Eppure sono stati stanziati numerosi miliardi dalla Regione per la risoluzione di questo annoso problema. Da alcuni mesi sono in corso i lavori per la realizzazione di una vasca per alloggiare le pompe di sollevamento per l'allaccio della fogna, ma l'impresa preposta, pare non sia ancora riuscita a costruire le vasche in cemento nell'acqua. Per quanto riguarda l'erogazione dell'acqua, solo di recente è stata potenziata la rete idrica, per cui è meno evidente il problema dell'approvvigionamento idrico. Rimane il fatto che zanzare ed insetti vari, d'estate a Torre Canne la fanno da padroni.
La situazione delle strade e dei parcheggi è veramente problematica. Strette ed anguste, le strade, nonostante la realizzazione dei sensi unici, sono impercorribili. Il crescente afflusso di turisti ed il conseguente aumento di mezzi in circolazione mette in evidenza l'inadeguatezza della rete stradale, incapace di sopportare l'enorme traffico automobilistico e pedonale. Ad esempio, la strada provinciale Appia destinata a servire grossi complessi turistici alberghieri quali le Terme, il lido Sabbiadoro, l'Hotel del Levante, Le Dune ecc, angusta com'è non riesce a smaltire il volume di mezzi e di persone che si riversano, senza imporre loro gravi rischi.
Buche, dislivelli, avvallamenti fanno si che al primo acquazzone Torre Canne si trasformi in una piccola Venezia. Si racconta che se per puro caso in giornate di pioggia si è costretti a seguire un funerale, in alcuni punti, il feretro va dritto per la sua strada, mentre il seguito deve seguire tortuose deviazioni per evitare i pantani. Un esempio per tutti può essere quello di via del Faro. I parcheggi sono inadeguati e quasi inesistenti In questi giorni, un privato nelle adiacenze del porto ha pensato di dare una personalistica soluzione al problema, ammassando cumuli di macerie sull'arenile vicino al porto, per spianarli e ricavare un ampio parcheggio da gestire a pagamento. Per fortuna sono intervenuti subito i vigili urbani e la capitaneria di porto a bloccare i lavori: i cumuli delle macerie, però sono rimasti in bella vista.
Le spiagge sono sempre più sporche ed abbandonate a se stesse, l'illuminazione è quasi inesistente, non vi sono servizi igienici pubblici. Pensate ai poveri “baresi” che si accampano sulla spiaggia alle prime luci dell'alba e sbaraccano solo a tarda sera: poveretti, per loro è un problema trovare un locale pubblico compiacente che gli permetta di espletare i propri bisogni personali. In un movimento di centomila persone giornaliere, la sicurezza, il traffico e l'ordine pubblico viene assicurato da due (sic!) vigili urbani che prestano servizio dalle 8 alle 12 e dalle 17 alle 20. Poi, tutto è abbandonato a se stesso, tranne qualche capatina dei Carabinieri della Caserma di Pezze di Greco. Il traffico così impazza soprattutto per via del Faro, che alla sera per fortuna viene chiusa al traffico, ma con minimi benefici per il pedone e con tanti disagi per l'automobilista.
C'è poi, una notevole lagnanza per la mancanza di programmi organizzati per trascorrere il tempo libero: è strano a dirsi, ma al villeggiante, una volta rientrato dalla spiaggia rimane ben poco per potersi divertire, trascorrere una serata alternativa. Non ci sono locali da ballo all'aperto, pochi sono i locali dove potersi sedere per gustare un gelato o una bibita fresca in tutta tranquillità. Sul Comune pervengono quotidianamente richieste di aperture di locali, di ristrutturazioni o ampliamenti di quelli esistenti, ma la concessione di licenze è molto limitativa in attesa della variante di P .R.G.
Ma soprattutto, la carenza maggiore viene lamentata nella mancanza di organizzazione da parte degli enti pubblici di spettacoli di attrazione. Così che, un turista che per fruire di una stanzetta deve pagare solo di fitto fino ad un milione e mezzo al mese, non rimane la sera che cercare nei centri limitrofi qualche motivo di svago: forse è un po' troppo.
In sostanza, è tutta Torre Canne, nel suo insieme e nel suo aspetto esteriore che lascia molto a desiderare. Ci sono programmi ambiziosi per una trasformazione radicale del centro, ma sono progetti sulla carta, che chissà quando saranno realizzati, se mai saranno realizzati.
Nonostante tutto, il mare riesce ancora a vincere l'incuria e le disattenzioni degli uomini, portando turisti e quindi ricchezza a Fasano.
di ZINO MASTRO
Torre Canne vista da un emigrante
Egregio sig. Schena,
forse non avrei mai scritto questa lettera, se non mi fosse capitata fra le mani la copertina del 6° numero di “Puglia Emigrazione” con la bella vista delle Terme di Torre Canne, dove ogni anno vengo a passare le mie belle ferie. Mentre contemplavo lo stupendo mare della copertina, fuori dalla finestra cadeva la neve, e la temperatura oscillava 2 gradi sotto lo zero.
Ma veniamo al problema: da anni frequento Torre Canne e ricordo che qualche anno fa le spiagge erano pulitissime, ma negli ultimi tempi, il Comune di Fasano ha trascurato tanti piccoli lavori, per cui siamo arrivati al punto che la spiaggia è diventata un ammasso di immondizie.
Tre anni fa ogni mattina c'erano degli uomini che pulivano la spiaggia ed era bello arrivarci la mattina in spiaggia. La sera, purtroppo, le moto scorazzando sulla spiaggia lasciano macchie di olio, barattoli di birra e di aranciata. Non parliamo poi dei due vigili che la sera fanno la ronda: gli mancano le carte da gioco.
Ma la cosa più grave è la mancanza di igiene e di bidoni della spazzatura: nel mese di agosto, con 35 gradi all'ombra ogni angolo di strada è pieno di sacchetti di rifiuti; inutile descrivere odori, mosche e zanzare.
E veniamo allo stato delle strade: nemmeno un secolo fa si trovavano strade in simili condizioni. Voglio citarne una sola: quella che porta al nuovo Hotel che stanno completando, via Brindisi e quella successiva, via Taranto. Se continua di questo passo, presto Torre Canne sarà una seconda Egnazia.
In attesa di notizie di miglioramenti in corso per la prossima estate, la saluto, cordialmente.
GIOVANNI LIBERIO-Strasburg (Francia)
di Redazione
21/12/2014 alle 11:12:25
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