OBIETTIVO SU...
SAVELLETRI
da Osservatorio n. 2 – febbraio 1987
La vecchia chiesetta di Savelletri, in piazza Amati.
Iniziamo con Savelletri una inchiesta sulle località del territorio di Fasano. Con questa serie di articoli, non pretendiamo di esaminare tutti gli aspetti inerenti le località che andremo a trattare, ma di segnalare grosso modo i problemi più evidenti. In sostanza, noi lanciamo il “sasso” lasciando ai lettori la possibilità del più ampio dibattito.
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Savelletri, “ridente località di villeggiatura” popolata da oltre mille, anime nel periodo invernale, si trasforma in estate in una delle mete più gradite del villeggiante fasanese, per la sua scogliera bassa e frastagliata, con ogni tanto qualche piccola insenatura sabbiosa.
L'80% degli abitanti di Savelletri è composta da pescatori costretti a svolgere la propria attività fra mille difficoltà: il problema che assilla maggiormente i pescatori infatti, è quello del Porto. Per la sua non felice posizione, il porto è soggetto all'invasione delle alghe, che con la stagione calda si ammucchiano e imputridiscono, facendo risultare vano ogni sforzo per il dragaggio. Occorre quindi intervenire in maniera adeguata. Del progetto in fase di studio ne parliamo in altra parte del giornale, ma è necessario mettere in evidenza le notevoli difficoltà che incontrano i pescatori di Savelletri, che per esercitare la loro attività, sono costretti ad attraccare le loro barche a Brindisi o a Monopoli, quando, con gli opportuni interventi, il porticciolo di Savelletri sarebbe più che sufficiente alle esigenze di tutti i pescatori. Tutti gli addetti ai lavori, sottolineano che gli interventi più urgenti sono il “dragaggio” del porto che in 30 anni non è mai stato effettuato, e lo sbancamento di una “rada” che impedisce l'ingresso delle barche di una certa portata. La paura dei pescatori è che il progetto di ristrutturazione sia teso solo alla realizzazione di “una cosa bella” e non soprattutto ad una “cosa funzionale”.
Il porticciolo di Savelletri, uno dei più caratteristici della nostra zona, va ingrandito, reso più funzionale e deve abbinare le esigenze del porticciolo turistico a quelle delle barche di una certa portata. In questa ottica si spera tanto nei ventilati lavori, ma c'è anche tanta paura. Vi è infatti chi afferma che quei pochi soldi spesi nei precedenti interventi sono stati spesi male, perché è stata affogata una parte del porto (cala Grottelli) che prima aveva una profondità di 4 metri ed ora è ridotta a pochi centimetri. Se i lavori saranno eseguiti nel verso giusto il porto di Savelletri potrà ospitare da 180 a 200 barche di piccola e media stazza. Ed in una frazione con tali caratteristiche non possono essere trascurate le piccole attività cantieristiche: è anzi un settore che va incentivato. Avere un ricovero barche attrezzatissimo, poter contare su di una organizzazione tecnica capace di rapidi interventi sui motori fa comodo a tutti e se incrementato, potrebbe anche creare qualche posto di lavoro in più. Non si riesce quindi a capire come si possa impedire lo sviluppo di queste iniziative, invece di aiutarne l'espansione.
Ma al di là dei problemi strettamente legati alla pesca, ce ne sono numerosi altri connessi alla vita quotidiana ed allo sviluppo turistico della località. C'è il problema principale che è quello della fogna: dove scaricano tutte le abitazioni, soprattutto quelle più vecchie? La risposta è semplice: «Va tutto a mare». Il 90% infatti delle abitazioni dovrebbe essere dotato di pozzi neri stagni, che stagni non sono. E questo è un aspetto negativo per l'igiene della popolosa frazione. Fino a qualche anno fa, d'estate veniva effettuata la disinfestazione ed i benefici erano evidenti: erano quasi del tutto scomparse le zanzare e i topi lungo la scogliera. Ora, invece, la disinfestazione avviene ogni 30/40 giorni e le zanzare sono diventate “berfatt”: anche il fenomeno dei topi lungo la scogliera è ricomparso. «Da quando è morto Gargiulo – afferma un pescatore - di noi non si interessa più nessuno. A Savelletri ci teneva molto, quando vedeva la minima porcheria, subito interveniva».
Ma ci sono tanti altri problemi sul tappeto, le strade sono in una situazione disastrosa: «Quando sono state concesse alcune lottizzazioni - affermano alcuni abitanti di Savelletri - ci fu l'impegno da parte dei beneficiari di sistemare le strade entro 10 anni. Ora, i dieci anni sono passati, i soldi se li sono “pizzicati” e le strade non sono state realizzate».
La farmacia è aperta solo nei due mesi estivi, per tutto l'anno non c'è un medico, d'estate manca un presidio per il pronto intervento; i vecchietti sono costretti ad emigrare nel periodo invernale a Fasano. Da qualche anno finalmente hanno cominciato a funzionare e bene l'asilo e la scuola materna: ma per i giovani, i bambini, non c'è un luogo d'incontro, una struttura sportiva pubblica che permetta loro di socializzare. Punto di riferimento è la parrocchia: «La Chiesa si sta muovendo - convengono i pescatori - con i sacrifici della nostra comunità, stiamo facendo in modo che la nuova Chiesa possa essere completata. L'obiettivo è quello di realizzare una sala ricreativa e un parco giochi per bambini, ma ci vogliono molti soldi». E sempre per ristrettezze economiche è saltata da qualche anno la “Sagra del Pesce Spada”, una manifestazione che invece andrebbe ripresa e pubblicizzata ai massimi livelli nell'ambito del calendario estivo fasanese.
Afferma Lomascolo, presidente del comitato festa di Savelletri: «La nostra devozione è S. Francesco: i nostri sforzi sono tutti incentrati su questa manifestazione, e già dobbiamo compiere notevoli sacrifici ogni anno per dare il meglio. Per quanto riguarda la “Sagra del Pesce Spada” nei primi tempi ci veniva incontro l'Azienda di Soggiorno, poi non abbiamo più ottenuto contributi
e la tradizionale festa non si è più fatta. Certo, se ci venissero incontro, saremmo disponibili a dare tutto il nostro contributo per queste manifestazioni, ma da soli non ce la facciamo di certo».
C'è molta gente che vorrebbe vedere soprattutto d'estate una maggiore animazione: spettacoli folcloristici, attrazioni canore, valorizzazione del tratto di costa che va da Savelletri alle “Case Bianche”, per trasformare veramente Savelletri in una “ospitale e accogliente” frazione turistica. In questi ultimi tempi c'è da registrare una richiesta della Lega Navale Italiana, delegazione di Fasano per la concessione dell'edificio demaniale dell'ex ristorante La Perla. La delegazione di Fasano rappresentata dal delegato Prof. Stefano L' Abbate, intenderebbe «adibire il predetto immobile a propria sede sociale ed in esso svolgere assistenza alla nautica di diporto, sviluppare tutte le attività nautico-sportive (nuoto, canottaggio, vela, surfing), ristrutturare l'immobile ai fini turistico-balneari a servizio del turismo estivo, offrendo anche ospitalità alla locale delegazione di spiaggia». Il progetto, pare però ostacolato da altre richieste per questo immobile, che intendono riproporlo come ristorante.
di Zino Mastro
di Redazione
21/12/2014 alle 11:03:39
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